10 euro

Ma se rimani ti diamo 10 euro in più in busta paga!

Questa cosa non la capirò mai.

Sento questa stessa storia in ogni posto di lavoro della mia vita e dei miei amici.

In articoli stampa.

Linkedin.

Ovunque.

Persone valide e “indispensabili” (lo so, nessuno lo è, morto un papa se ne fa un altro cosa facciamo della sua scrivania ora ci mettiamo sopra le piantine ok ecc.) nel loro ruolo, che da tempo segnalano difficoltà o disagio, stanche di aspettare di essere ascoltate a una certa decidono di andare per la propria strada.

Che magari non è neanche la propria strada … è semplicemente un’altra strada.

E puntualmente, i manager hr o addetti hr o più spesso titolari reagiscono stupiti, forse persino offesi, quando questo succede.

Allora l’azienda cerca di rimediare, offrendo qualcosa in più a livello di stipendio. Tante volte anche no eh. Un segno di riconoscenza davvero immenso. Di solito quando accade sono due spicci, tipo 10 euro, che rendono ancora più evidente la mancanza di rispetto e riconoscimento.

Ora: partiamo dal presupposto che se uno sta male in un’azienda lo deve segnalare e magari fare proposte di cambiamento per il proprio ruolo. E già aprire la bocca e far uscire quello che hai dentro è dannatamente difficile.

Ma cavolo ragazzi, se questo comportamento si ripete in ogni azienda, o più volte nella stessa azienda, c’è qualcosa che non va nella mentalità. Ma che dai!

I problemi sono 2:

1) La scelta degli HR manager. O HR addetti. O recruiter. O del tipo che guadagna tanto che in quel preciso momento fa anche questo. Non puoi mettere in quel ruolo una persona che non sa nulla di psicologia e crescita professionale. O che non ha le minime skills sociali. Eppure sembra che vengano scelti proprio in base all’incapacità di rapportarsi.

2) Cosa ti costa riconoscere PRIMA il valore di una persona? Ok, se uno non segnala mai il proprio disagio è difficile intercettare il malcontento. E anche qui aprirei una parentesi perché come cazzo fai a non accorgertene??? Ti accorgi di quanti minuti stiamo in bagno o in pausa caffè e non ti accorgi di questo??? Ma come la mettiamo con le persone che ve lo dicono esplicitamente di non essere serene, di avere carichi di lavoro eccessivi o di non sentirsi riconosciute, di non essere informate mai di niente o di essere informate solo all’ultimo aiuto va fatta questa cosa PER IERI non ti avevo detto nulla prima ma adesso mi serve come l’aria tanto stai poco no no???, e anzi vengono spesso anche prese per il culo?

Poi la cosa che mi fa più in-caz-za-re è che quando la persona consegna le dimissioni sono tutti

sorpresi

sconvolti

amareggiati

addolorati

putrefatti dalla costernazione.

E le offrono due soldi – i mitici 10 euro – per rimediare senza neanche ascoltare cosa ha da dire. O le dicono: “Proprio adesso te ne vai che volevamo darti l’aumento? O il ruolo X? O assegnarti il progetto Y?”. Oppure le dicono: “Beh, quella è la porta da cui sei entrato anni fa”, pensando “Non ci meritavi”. Oppure “Abbiamo fatto così tanto per te”, aprendo la boccuccia a forma di cuore. “Ti abbiamo dato un tetto. E una sedia. E un contratto incomparabile. E una casellina nell’organigramma. E. un parcheggio gratis”.

Mi sembra un modo di gestire le risorse umane davvero, per essere cauta, immaturo.

E purtroppo è diventata una politica aziendale diffusa. La norma ormai.

Articolo creato 219

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