Benvenuti nel mio blog.
Inizio.
Inizio oggi.
Con l’incoscienza tipica di chi si butta.
Ma basta, ho deciso. Sono drastica, sono impulsiva sulle cose: o tutto o niente. O subito o mai. Basta rigirarsi i pollici, basta pensarci di notte. E’ tempo di agire.
Ne ho lette un po’ di tutti i colori sui blog: come renderlo tematico, come avere successo, come guadagnarci. Presto, bene, subito, tanto. A me non interessa nulla di tutto ciò, a me interessa mettere nero su bianco il mio stato d’animo. Mi interessa lasciare una traccia. Di malessere, di sfogo, di sensazione di perdere tempo ed energie. Di certezza di perdere tempo ed energie. Sul lavoro.
Sì: perché questo non è il blog di una giovane (?!), triste moglie che passa le sue giornate a casa nell’attesa che il tempo passi. Non si occupa di vestiti né di trucchi né di nail art né di libri (in parte sì) né di arte o di come crescere i bambini o di come affrontare un tradimento. O meglio: non coniugale. Tradimenti sul lavoro sì.
Questo è il blog di una giovane (più che altro di mezza età), triste dipendente che ha una storia da raccontare. Non intrinsecamente triste: triste e avvilita per quanto ancora vedo intorno a me.
Bene: il dado è tratto, il sassolino è gettato.
Benvenuto di cuore, mio terzo figlio: un blog! Finalmente!